Con l’altitudine possono presentarsi problemi a carico delle orecchie e del naso. Le ustioni della pelle che li ricopre possono essere molto dolorose.
I cambi di pressione nell’orecchio interno possono causare vertigini e alterazioni dell’equilibrio da non confondere con i sintomi di AMS.
É inoltre molto comune la sensazione di naso ‘tappato’. Anche se questo può non sembrare un problema serio, non é da sottovalutare: un naso bloccato non permette all’aria inalata di riscaldarsi e umidificarsi propriamente. L’aria fredda e secca può danneggiare la gola, la trachea e, in ultimo, gli alveoli polmonari.
Il mancato riscaldamento ed umidificazione dell’aria può causare irritazione della gola, una tosse fastidiosa e persistente e, nel peggiore dei casi, danni a carico dei polmoni o, anche più semplicemente, dolori muscolari alla cassa toracica durante il respiro normale.
In alta quota:
Non dimenticare che le vertigini possono essere un segno di AMS
Usare un cappello a larga tesa e blocco solare totale per proteggere orecchie, naso e narici
Usare o improvvisare una protezione per il naso con cartone o plastica
Soffiare il naso ad intervalli regolari
Usare una crema idratante per proteggere la pelle secca e screpolata
Prima di partire:
Non dimenticare fazzoletti, salviette e pomata allo zinco o a protezione totale per il sole.
Utile l’uso di guanti con una superficie morbida e assorbente sul pollice, da usarsi per asciugare il naso
Un alpinista con il raffreddore arrampicò per due giorni nel Ramtang su ghiacciai e pendii innevati, nonostante una persistente “goccia al naso”. Il riverbero dalla neve ustionò la pelle sotto il naso perché la crema solare che applicava veniva rimossa dai fazzoletti e dalle secrezioni. La pelle danneggiata guarì dopo una settimana.